ALLERGIE E
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Agli alimenti
vengono spesso addizionate sostanze particolari (conservanti,
coloranti, antiossidanti, rinforzanti del sapore) allo scopo di
migliorarne il gusto, l'aspetto e la conservazione. Questi additivi,
come pure gli alimenti stessi possono essere causa di manifestazioni
organiche sia interne, per esempio a livello dell'intestino, sia
esterne a carico della cute. Gli eventi organici che avvengono in
seguito all'ingestione di cibi vengono generalmente definite come
reazioni avverse agli alimenti e comprendono tutti quegli effetti
indesiderati determinati dall'assunzione di cibi, di additivi o di
contaminanti. Negli ultimi decenni queste reazioni sono divenute
più frequenti, perché molte sono state le modifiche avvenute
nell'ambito delle abitudini alimentari specialmente nel mondo
occidentale.
Un cambiamento importante è rappresentato dalla minor frequenza
dell'allattamento al seno: infatti sostituire il latte materno con
altri di origine animale o vegetale può creare le premesse per una
sensibilizzazione nei confronti di antigeni alimentari, proprio perché
nei primi mesi di vita l'apparato gastroenterico non ha ancora
raggiunto una sua maturità funzionale.
Reazioni
organiche spiacevoli possono essere determinate dall'uso
indiscriminato di insetticidi, diserbanti, fitofarmaci nella
coltivazione di prodotti alimentari.
Un uso eccessivo
di additivi alimentari o mangiare quantità esagerate di cibi esotici,
contro i quali il nostro organismo non ha potuto sviluppare eventuali
meccanismi di difesa, peggiora ulteriormente la situazione.
Oggi possono
essere fatte analisi mediche (chimiche) e non (energetiche) piuttosto
sofisticate degli alimenti che, grazie ad una più ampia conoscenza
dell'apparato gastrointestinale, permettono di fare una certa
chiarezza sui meccanismi che sono alla base delle reazioni avverse ai
cibi.
Le
reazioni
avverse
agli alimenti sono classificate in :
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Reazioni
tossiche e prevedibili, che possono interessare ogni persona,
perché dovute alla presenza negli alimenti di sostanze tossiche
naturali, di tossine prodotte da batteri o funghi che hanno
contaminato gli alimenti durante la catena alimentare, che
comprende varie fasi: produzione, processo, trasporto e
conservazione. Queste reazioni sono intimamente correlate sia con
la dose sia con l'azione della sostanza stessa.
Esempio di queste reazioni sono le intossicazioni da funghi
velenosi, le gastroenteriti causate da tossine batteriche
contenute in alimenti avariati oppure le manifestazioni nervose
dovute ad intossicazioni alcoliche o da caffeina. |
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Reazioni non
tossiche e non prevedibili, che interessano solo alcuni soggetti
sensibili e possono essere suddivise in:
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allergia
alimentare |
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intolleranza alimentare |
L'allergia
alimentare è mediata immunologicamente e i sintomi sono scatenati
dall'assunzione anche di piccole quantità dell'alimento
responsabile; mentre l'intolleranza alimentare è sempre
dose-dipendente ed è determinata da molecole particolari
farmacologicamente attive presenti negli alimenti, oppure
conseguente ad un disturbo della digestione o dell'assorbimento
dei principali costituenti alimentari.
Il RIMEDIO
si basa essenzialmente sull’esclusione dell’alimento responsabile.
Il primo
passo è quello di seguire una dieta, per una decina di giorni,
contenente un numero ristretto di alimenti normalmente non
allergizzanti e di uso non abituale, come per esempio agnello,
riso, radicchio, mele e pere sbucciate, acqua oligominerale e
valutare una eventuale regressione dei sintomi. Nei casi in cui
esiste il sospetto di una PAR (reazioni pseudo-allergiche) da
additivi in cui la causa precisa non è stata evidenziata, bisogna
cercare di nutrirsi con alimenti a basso contenuto o privi di
additivi. Alimenti da evitare in questi casi sono: i vini bianchi
contenenti solfiti, le varie bevande in commercio del tipo cola,
succhi, sciroppi, gli alimenti preconfezionati, quelli precotti e
in scatola, gli insaccati, i cibi sott’olio, sott’aceto, la
maionese commerciale, la mostarda, marmellate, gelati e dolci
commerciali o preconfezionati.
IL
VEGA-TEST,
un METODO BIOENERGETICO per la verifica di Intolleranze
Alimentari
Il metodo
VEGATEST è stato sviluppato circa venti anni fa secondo i principi
dell'elettroagopuntura di Voll, ed ha aperto la strada
all'applicazione della teoria dell'agopuntura per verificare lo
stato energetico di un soggetto in relazione a varie sostanze,
alimentari e non, compresi inquinanti, pesticidi, conservanti e
alimentari e cosmetici, ed altre ancora. E' sufficiente un punto
di agopuntura riproducibile per ottenere, in combinazione con
diverse fiale test, una serie di informazioni utili.
Nella
misurazione si verifica se il soggetto entra o meno in risonanza
con la provetta della sostanza che si sta testando.
In questo
modo vengono trasmessi rapidamente ed efficacemente i disturbi che
alcune sostanze determinano nello stato energetico della persona,
che da esse risulta perturbato. |
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